02/11/13

Krugman: Ulteriori Note sulla Germania

Dopo la risposta a caldo, Krugman aggiunge qualche ulteriore considerazione per spiegare l'identità contabile cui la Germania si rifiuta di arrivare...




Un altro paio di cose da dire sul surplus commerciale della Germania e il report degli Stati Uniti il quale sostiene, giustamente, che è dannoso per l'economia mondiale.


La cosa peggiore, secondo me, nel resoconto fatto dallo Spiegel sulla polemica è la dichiarazione del ministero dell'Economia tedesco secondo cui il surplus di esportazioni della Germania è




"un segno della competitività dell'economia tedesca e della domanda globale dei prodotti di qualità dalla Germania."


Gli economisti in tutto il mondo che leggono questo dovrebbero piangere. È una identità contabile di base che


Partite correnti = Risparmio – Investimento



Qualsiasi considerazione sulla determinazione del saldo delle partite correnti deve tener conto di questa identità. Supponiamo che disponiate di meravigliosi prodotti che tutto il mondo desidera, anche in questo caso, se avete bassi risparmi e investimenti elevati, è necessario che ci sia un deficit. Come può accadere questo? Semplice: si finisce con un apprezzamento della valuta e/o un aumento dei salari in rapporto ai concorrenti.


Quindi, mentre è impressionante che la Germania possa essere in surplus nonostante i costi piuttosto elevati del lavoro, e questo è una testimonianza della qualità della sua merce, in ultima analisi il surplus delle esportazioni riflette elevati risparmi rispetto agli investimenti.



E noi siamo, come ho detto in un diverso contesto proprio l'altro giorno, in un mondo inondato di risparmio, in cui chi decide di spendere di meno e risparmiare di più impoverisce tutto il resto del mondo. Non è la normalità, ma è in questa la situazione in cui siamo ora e in cui ci troviamo da cinque anni.


Davvero il Ministero dell'Economia tedesco non capisce niente di tutto questo? La mia ipotesi è che non capisca veramente - che la Germania realmente consideri se stessa come un modello, e sia convinta che tutto andrebbe bene se tutti si comportassero come lei, e non concepisce l'idea che un mondo in cui tutti hanno dei grandi surplus commerciali sarebbe come minimo problematico.

6 commenti:

  1. Germania realmente consideri se stessa come un modello,.........

    settanta anni fà circa era lò stesso pensiero esplicitato in altri modi ma il pensiero e la convinzione di fondo rimangono.

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    1. fina alla fine degli anni 80 le P.A. tedesce erano piene di ex carnefici della gestapo, NSDAP e SS, circa il 60%. specialmente nella giustizia e finanza. i tribunali tedesci fino agli anno 70-80 erano pieni di nazisti.

      per Fortuna l'italiano medio non capisce il tedesco, se si leggono i vari di welt, spiegel, süddeutsche, die zeit eccecc.. e sopratutto i commenti sotto, ce solo da vomitare, sembra veramente tornati negli anni 33-45.

      ancora oggi migliaia di Familie tedesce vivono dai beni sacceggiati durante la II Guerra mondiale.

      paolo




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  2. Adesso si ragiona meglio rispetto al post di prima!
    Tuttavia faccio veramente fatica ad immaginare che il Ministero dell'Economia Tedesco non capisca....
    E' evidente che fanno solo finta e far passare il messaggio che tutti dovrebbero fare come la Germania è solo una operazione di Marketing per pubblicizzare i loro prodotti.
    Sanno benissimo che per gli altri sarebbe difficile visto che loro comunque partono da una situazione di vantaggio acquisito con gli anni.
    Speriamo di uscirne il prima possibile!

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  3. Tra le iniziative che prenderei oltre l'opera di divulgazione ed informazione ci sarebbe l'ipotesi di una campagna di boicottaggio dei prodotti tedeschi da avviare usando la rete. Non mi illudo possa aver successo , ma potrebbe far un certo clamore e probabilmente se ne parlerebbe. Comunque il sassolino sta diventando una valanga, e lo si vede dai salti della quaglia che personaggi politici "moderati " ed "europeisti fino alla morte( Giannino da Paragone , Casini da Vespa) stanno tentando di fare. Ora ci sono di mezzo gli americani , la cosa cambia e bisogna tentare di riallinearsi, naturalmente sempre e comunque con il più forte.Ed il più forte è sempre lo zio Sam e saranno in tanti a cambiare casacca. La Germania forte della sua posizione economica sta iniziando poi a rivendicare un ruolo politico che non può non guardare ad est, compresa la Russia di Putin, per le grandi riserve di materie prime. Questo la mette in rotta con la Francia che non può accettare una egemonia politica oltre che economica, sul continente, da parte tedesca e con gli Stati Uniti che ostacoleranno fino all'ultimo un asse Berlino-Mosca.Non è un caso la contrarietà tedesca sull'ipotesi di intervento militare in Siria sostenuto invece da parte francese. Come al solito noi aspettiamo che arrivino i nostri a salvarci. Solo che i nostri, come al solito, fanno i loro interessi e basta. Basti pensare all'intervento militare in Libia dei Francesi, naturalmente fatto per scopi umanitari , guarda caso l'unico Paese nord africano , la Libia, dove l'Italia aveva degli interessi economici e commerciali privilegiati.
    GioC

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  4. Qui, Della Luna (ho letto il suo libro cimiteuro) continua a ripetere che anche Obama ci vuole male....
    http://www.libreidee.org/2013/11/della-luna-morte-lenta-la-nostra-fine-decisa-allestero/

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  5. E' un problema di religione, i tedeschi in quanto protestanti, credono veramente di essere migliori, o meglio cercano di esserlo

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