12/06/13

La Germania sotto l'alluvione chiede aiuto, ma l'Europa risponde "non ci sono i soldi"

Mentre le istituzioni europee litigano per qualche miliardo di euro del budget comunitario e non riescono a trovare un accordo, le popolazioni colpite dall'alluvione nella mitteleuropa vengono lasciate sole perché  per il fondo di solidarietà "non ci sono i soldi". E stavolta a rimetterci è anche la Germania.

Il giornale tedesco Spiegel International fa il punto della situazione.


Traduzione di Henry Tougha

Il Fondo di Solidarietà è vuoto. L'Unione Europea non ha soldi per gli aiuti agli alluvionati.

La Germania e diversi paesi confinanti hanno combattuto per giorni contro un'inondazione da record. Ma mercoledì l'Unione Europea ha detto che i fondi d'aiuto per tali calamità sono esauriti. L'impasse del budget comunitario comporta che i paesi colpiti saranno lasciati da soli.



L'Unione Europea negli ultimi giorni si è rapidamente impegnata a versare aiuti immediati alla Germania e ad altri paesi dell'Europa Centrale, nel momento in cui questi hanno dovuto combattere la straordinaria alluvione dell'ultima settimana. Tuttavia mercoledì il commissario per il budget Europeo, Janusz Lewandowski ha detto che le promesse fatte sono state un po' troppo premature. Il fondo comunitario di solidarietà, dice Janusz, è vuoto.


"Le dimensioni di questa catastrofe sono assolutamente oltre le possibilità di rimborso. Non abbiamo affatto le risorse che occorrono, all'interno del Fondo Europeo di Solidarietà" ha detto Lewandowski ai giornalisti a Bruxelles mercoledì. "Nel 2013 non sarà certamente possibile".


Oltre a questo, l'UE non sarà in grado di fornire gli aiuti richiesti dalle Nazioni Unite per la Siria, ha affermato il commissario. L'ONU ha recentemente dichiarato che la nazione lacerata dalla guerra [la Siria] ha bisogno di almeno 3 miliardi di euro. "C'è un grande sforzo da parte dell'Unione Europea, ma certamente non fino alla cifra che l'ONU si aspetta" ha detto Lewandowski.


La carenza di fondi è la diretta conseguenza della stretta di bilancio che ha colpito l'Unione Europea nei mesi recenti. L'UE ha tentato senza successo di trovare un accordo sul budget per i sette anni tra il 2014 e il 2020. Sebbene  le dimensioni del Fondo di Solidarietà per il 2013 non siano state esplicitamente discusse, la Commissione Europea ha chiesto agli Stati membri un finanziamento supplementare per 11,2 miliardi di Euro, al fine di coprire le spese sia per quest'anno che per il prossimo.


Gli Stati membri si sono opposti ad una tale somma, ed hanno invece offerto 7,3 miliardi -- ma solo a patto che il Parlamento Europeo ammorbidisca le sue posizioni nel negoziato per il budget degli anni a venire. I leader europei avevano già concordato uno snellimento del budget 2014-2020 a febbraio, per una cifra ben al di sotto degli oltre 1000 miliardi inizialmente richiesti dalla Commissione. Ma il Parlamento Europeo aveva rifiutato questo compromesso in Marzo.


Londra ha inoltre fatto presente la sua opposizione ad un ulteriore finanziamento del Fondo di Solidarietà. In maggio, il Telegraph aveva riportato il discorso di un diplomatico britannico (non nominato): "Il Regno Unito e molte altre nazioni ritengono che le richieste di aumentare il budget siano totalmente ingiustificate. In un periodo in cui i paesi dell'UE stanno prendendo difficili decisioni per ridurre la spesa pubblica, la Commissione se ne viene fuori con inaccettabili proposte di gonfiare il budget comunitario."


Lewandowski mercoledì ha sollevato la possibilità  che gli stati membri attualmente funestati dalle inondazioni, tra cui Germania, Austria, Repubblica Ceca e Ungheria, potrebbero vedere i rimborsi dal Fondo di Solidarietà l'anno prossimo. Ma trova questa opzione chiaramente insoddisfacente.


"Come facciamo a spiegare alle vittime dell'inondazione - così come ai rifugiati Siriani - che l'UE vorrebbe poterli aiutare, ma che i fondi arriveranno in ritardo per via di regole di bilancio troppo rigide?" si chiede il commissario.

 

24 commenti:

  1. La “mort subite” de la radiotélévision publique ERT, provoquée par le gouvernement “grec” a été annoncée ce mardi 11 juin à 17h20. Ce même soir vers 22h, le ministère de l’Économie dans un communiqué a précisé “que la société ERT n'existe plus. Désormais, et en attendant la mise en place de la nouvelle structure, son successeur n’est autre que le ministère de l'Économie. Toute émission doit alors cesser à la fin du programme de ce soir minuit. Toute infrastructure doit rester intacte”. La Troïka est à Athènes, sa “gouvernance” surtout.

    http://www.greekcrisis.fr/2013/06/Fr0247.html

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  2. "Come facciamo a spiegare alle vittime dell'inondazione - così come ai rifugiati Siriani - che l'UE vorrebbe poterli aiutare, ma che i fondi arriveranno in ritardo per via di regole di bilancio troppo rigide?" si chiede il commissario.


    possono usare la retorica utilizzata per i terremotati dell'Emilia Romagna o dell'Abruzzo.

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    1. E poi se non riescono a convincerli possono sempre aprire una bella procedura di infrazione su questo genere da noi fa sempre un grande effetto, al limite gli prestiamo Polillo che era molto bravo a parlarne.
      Anche se a me non m'ha convinto per niente.

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  3. "Come facciamo a spiegare alle vittime dell'inondazione - così come ai rifugiati Siriani - che l'UE vorrebbe poterli aiutare, ma che i fondi arriveranno in ritardo per via di regole di bilancio troppo rigide?" Ditegli che l'UE è una merda.

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  4. possono provare a spiegarlo nello stesso modo con cui lo hanno spiegato ai disoccupati che si lanciano dalla finestra ogni giorno.

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  5. In fondo agli alluvionati del veneto li hanno fatti aspettare eccome, come hanno fatto? Si informassero presso i veneti

    Marista

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  6. I soldi europei ci sono solo per le banche, per le armi, per le multinazionali (consentendogli di eludere le tasse) dunque per i cittadini nulla. O si torna alla sovranità monetaria o saremo e saranno schiavi dei gruppi di potere che ci controllano anche i tedeschi.

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    1. Giusto Eleonora, prima le banche.

      Che quei cittadini comuni sott'acqua che crepino. Loro sono esseri expendables, le Banche invece no!

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  7. Mandategli un "santino" con la faccia di Van Rompuy. Secondo me, anche senza parole, capiscono.

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    1. ... è più brutto del debito: sembra il nipote scemo del magico Alverman.

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  8. Ormai giocano con noi a sbirro buono (l'europarlamento : che conta come il due di picche con briscola diversa) e sbirro cattivo (tutte le altre istituzioni ue). [vedi vicenda fondi terremoto Emilia : http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/terremoto_emilia_5_paesi_ue_prima_bloccano_gli_aiuti_alitalia_poi_danno_il_via_libera/notizie/230718.shtml]

    Ma c'è un aspetto interessante ora che capita alla germania. Come verrà considerata all'interno del bilancio tedesco questa inondazione in relazione al ciclo economico?
    Ah, ma che sbadato sono. Quei cattivoni del Budesrat hanno bloccato il fiscal compact che, pertanto, non vige in germania.

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    1. Scusa: potresti ricontrollare l'indirizzo? Non riesco a trovare la pagina che segnali.

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    2. In effetti funziona, ma lo rinvio di nuovo. Eccolo qua :

      http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/terremoto_emilia_5_paesi_ue_prima_bloccano_gli_aiuti_alitalia_poi_danno_il_via_libera/notizie/230718.shtml

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    3. Grazie: il secondo indirizzo funziona (rispetto al primo ha una parentesi quadra in più, alla fine).
      Correggimi se sbaglio, praticamente hanno detto "i soldi li faremo uscire da qualche parte" mentre i terremotati sono alle prese con le lungaggini connesse alla compilazione dei moduli e la ricerca dei soldi necessari a ricostruire, perché, comunque, ricostruisce solo chi ha i soldi per farlo. Dunque la buona notizia è che questi ultimi avranno un rimborso, un giorno.
      E io sono qui a domandarmi: che senso ha stare in Europa (ma anche solo in Italia) se un suo cittadino non ha neanche la certezza di essere aiutato dopo una calamità naturale? A quali modelli sociali si ispira questa bell'Europa a cui tanto teniamo? Quali grandi conquiste antropologiche costituiscono la meta di tanto sforzo?
      Rispondere a queste domande sarebbe già un buon modo per "spiegare" ma il commissario sa esattamente che, nello specifico, queste risposte sono impresentabili.

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    4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    5. "E io sono qui a domandarmi: che senso ha stare in Europa."
      Buona domanda (ma tu conosci già la risposta : è dentro di te ed è quella giusta [cit.])
      Nella particolare vicenda sui parlamentari europei e la balzani in particolare viene indicata come negoziatrice (tra le istituzioni europee).
      Che significa? Che il parlamento europeo in realtà non fa le leggi (ma "condivide" il potere legislativo col consiglio), non può fare stanziamenti di fondi di alcune genere (perché "condivide" il potere finanziario con il consiglio). Ma che fa il parlamento europeo oltre a presenziare le feroci reprimende di Nigel Farage? Che fa l'unico organismo elettivo dell'europa-ue-uem? A quanto pare negozia, e condivide : ben poca cosa si direbbe.
      Ma qualcuno ha un qualche potere nelle istituzioni ue-uem?

      Ad es. la bce interloquisce direttamente con i governi : è eccessivo presumere che la bce sia investita di potere esecutivo?

      http://www.corriere.it/economia/11_settembre_29/trichet_draghi_italiano_405e2be2-ea59-11e0-ae06-4da866778017.shtml

      Impone restrizioni che hanno le caratteristiche di una dichiarazione di guerra : non lo si vuole chiamare potere esecutivo?

      http://vocidallestero.blogspot.it/2013/03/sapir-su-cipro-draghi-usa-il-blocco.html

      La bce è contemporaneamente potere finanziario (un quartopotere : esecutivo, legislativo, giudiziario) ed esecutivo.
      Da qui la ovvia constatazione che l'euro è un metodo di governo (cit.)
      Il consiglio europeo "esercita, con il Parlamento europeo, le funzioni legislative e di bilancio ed è l'istituzione principale con poteri decisionali in materia di politica estera e di sicurezza comune (PESC), oltre che di cooperazione delle politiche economiche (approccio intergovernativo). Esso detiene anche il potere esecutivo che delega generalmente alla Commissione."
      Quindi in teoria tutti condividono tutto il potere (mi viene in mente i ladri di Pisa).
      Non ho speranza di esaurire tutte le opzioni e quindi concludo.
      C'è una ragguardevole differenza tra Europa, ed europa-ue-uem : non si somigliano neanche lontanamente.

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  9. Mandategli un "santino" con la foto di Van Rompuy, anche senza parole capiranno!

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  10. Ditegli che li avete dati alle banche, affogheranno tranquilli.

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  11. “Il deficit della competenza è l’unico deficit veramente pubblico a cui ogni individuo dovrebbe prestare attenzione”.

    Rammento, in un periodo molto lontano della mia vita il momento in cui il tessuto industriale e non solo, venne distrutto da un alluvione. Era il 1968, avevo solo 8 anni, ma è ancora vivo in me il ricordo di quale fu la devastazione che ebbi modo di osservare nei giorni seguenti. La furia di quell’evento atmosferico non aveva risparmiato nulla: strade piene di fango, ponti crollati, frane ovunque che purtroppo, in diversi casi, avevano portato via con sé le case e i componenti delle famiglie che le abitavano. Un disastro. Molti furono i feriti e molti perirono, inoltre, la capacità produttiva industriale e commerciale di un’area molto vasta, era stata gravemente devastata.
    Come sempre accade, ed in parte bisogna riconoscerlo, il merito della ricostruzione andò alla sola capacità dei singoli individui di tirarsi su le maniche, e al sistema industriale in condizione di risolvere ogni problema attraverso le proprie capacità imprenditoriali. Ora, attraverso i miei ricordi vorrei riportare alla mente di chi ha vissuto situazioni simili alcune considerazioni.
    Come avremmo potuto fare senza un aiuto esterno, riportare in vita quello che era andato totalmente distrutto? Chi avrebbe ricostruito e con quali soldi, i ponti, le strade, le case, le aziende? Chi avrebbe ripulito e smaltito quelle montagne di macerie, come avrebbero potuto i comuni ripristinare le fognature i collegamenti stradali, gli acquedotti?
    Quell’aiuto esterno non poteva arrivare che dal SISTEMA GOVERNATIVO. Quest’ultimo risolse attraverso un cospicuo intervento finanziario i problemi che a noi, imprese e famiglie, erano letteralmente piovuti addosso.
    Centinaia di militari, pagati dallo Stato, con i loro mezzi, ruspe, gru, macchine movimento terra, a ripristinare la viabilità, smaltendo macerie, aiutati dalle numerose aziende locali che operavano nel settore specifico , ricordo anche la presenza di numerosi studenti universitari provenienti da ogni parte d’Italia, che armati di pale e picchi si prodigarono ad aiutare come potevano. Senza contare i conti correnti aperti ai comuni per gestire l’unità di crisi dal SISTEMA GOVERNATIVO.
    Come avrebbe potuto lo STATO gestire quella mole di spese? TASSANDOCI? O immettendo nuova liquidità al netto,(nella contabilità dello Stato viene erroneamente denominata debito pubblico) permettendoci di ricostruire tutto.
    Per l’azienda di famiglia dai racconti di mio padre, quella nuova liquidità fu un consistente aiuto Governativo a fondo perduto, con il quale dopo aver ripristinato i danni causati dall’alluvione, tale aiuto economico servì per effettuare nuovi investimenti produttivi, e inoltre mantenere e creare nuovi posti di lavoro, e non fummo sicuramente gli unici privilegiati.
    Come ho potuto dimenticare?
    Ho vissuto per quarant’anni all’interno di un contenitore di pensiero, dove ogni suo componente in ogni concetto contabile afferma; è la tassazione che fornisce al governo le entrate di cui ha bisogno per poter spendere, ora a nostra insaputa è veramente così… BENVENUTO NELL’EUROZONA! E ben mi sta.
    In realtà, è vero il contrario!
    La spesa governativa forniva ulteriore reddito al settore non governativo, e ci permetteva
    di estinguere gli oneri fiscali senza dover dipendere dalle sole nostre forze e dalle esportazioni. .
    È chiaro che la spesa del governo doveva essere sufficiente per consentire che le tasse fossero pagate.
    La mia capacità di comprendere quale fosse lo strumento gestionale più importante mi furono precluse o nascoste già nel periodo scolastico. Non ricordo o perlomeno non fu data la giusta importanza alle questioni monetarie. Come potevo entrare da protagonista nella vita reale, senza avere un minimo di competenza sulle questioni macroeconomiche, vitali per la nostra sopravvivenza.

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    1. Grazie del commento, una rappresentazione molto chiara ed efficace, mi ha commosso.
      Purtroppo si guardano bene dal far rientrare l'economia tra le materie scolastiche e così si arriva a livelli anche alti di istruzione senza capire una cippa del contesto macroeconomico e delle questione monetarie..

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    2. e aggiungo che secondo me occorrerebbe anche far rientrare lo studio della Costituzione del '48 e di come i principi in essa sanciti siano indissolubilmente legati e interdipendenti con il funzionamento della moneta e sulle modalità di "creazione" della stessa.

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    3. Grazie a te, per così poco.
      Marco

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    4. ora però capisci. ora sei un altro componente dell'"esercito" che avrà il compito di liberare il paese da questo medioevo culturale in cui siamo ripiombati.

      e come te, come noi, altri ne seguiranno.

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    5. Non molliamo, alle elezioni di Settembre i Tedeschi si ricorderanno di questa faccenda.. ma per adesso stravince il Pude.

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