03/06/11

L'Euro nella Fase del Panico

Articolo di Paul Krugman che commenta con sintesi breve ma efficace un lungo editoriale di Martin Wolf sul FT

di Paul Krugman 
1 giugno 2011


Un editoriale molto importante di Martin Wolf. Un modo per riassumere la sua argomentazione è  dire che le corse agli sportelli al rallentatore sono già in corso nella periferia europea, e che i sistemi bancari di questi paesi sono sostenuti solo da un processo in cui, per esempio, la Banca Centrale Irlandese prende in prestito dalla Bundesbank e poi presta i fondi alle banche irlandesi private per sostituire i depositi in fuga. Nel grafico qui sotto sono rappresentati i crediti tra le banche centrali a partire dalla fine dello scorso anno:
Si può capire perché siamo ora nella fase di panico. La Bundesbank è già molto preoccupata per le sue grandi esposizioni verso debitori in difficoltà, sostenute da debito sovrano come garanzia. Eppure, se si ferma il finanziamento a seguito di una ristrutturazione del debito, il risultato sarà il crollo dei sistemi bancari dei Paesi debitori, un processo che Martin crede che porterebbe alla loro espulsione dall'euro. (Mi fa sembrare un ottimista!)

Così la BCE continua a dire che la ristrutturazione è impensabile. Tuttavia, i programmi di austerità non stanno funzionando; la prospettiva di un ritorno al normale finanziamento si sta allontanando piuttosto che avvicinarsi.

Se volete sapere cosa penso, il livello dell'acqua è ormai sceso a tal punto che le barre di combustibile sono esposte. Siamo veramente in zona meltdown.

2 commenti:

  1. Che la ristrutturazione è impensabile, lo possiamo anche capire, leggendo il tuo precedente post, o meglio fino a quando alcuni... si saranno salvato il fondo schiena.
    E' ovvio che spero ardentemente che le ciambelle da loro prospettate, non riescano con il buco...
    o meglio il "buco" li possa sotterrare ;)
    Saluti.
    Orazio

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  2. nel 2003 pensavo di essere un visionario, guardando alla situazioen italiana che conoscevo direttamente per essere stato a contatto, per motivi di lavoro, con ambienti vicini al settore pubblico, sommando le informazioni e i dati che mi passavano sotto mano, mi rendevo conto che la crisi ed il declino del sistema economico del paese erano contrastate con un aumento della mano pubblica in economia cosa che avrebbe prodotto un avvitamento del sistema portandolo ad una sua implosione economica e sociale
    ma allora non ho creduto alla mia visione, mi sono valutato presuntuoso e credevo di non aver capito bene, ero ancora giovane e le mie conclusioni pensavo fossero solo lucide allucinazioni
    purtroppo avevo visto giusto negli anni a venire cambiato lavoro e preso da nuove sfide mi sono distratto e solo raramente sono tornato sul tema pensando che nel frattempo un governo che si definisce liberale avrebbe compiuto un intervento di politica economica volto a cambiare rotta! pensa che ingenuo
    a quasi dieci anni dal 2003 valuto il lento declino del paese come una morte lenta e progressiva dovuta all'enorme massa di risparmi della popolazione della 5 potenze economica mondiale e della 3 economia manifattuirera del pianeta
    oggi leggendo i nostri inesitenti unomini di governo mi accorgo che nessuno ha ieda di cosa fare del proprio domani se non mantenere il proprio misero stipendio
    sopravviviamo economicamente grazie o nonostante un ministro dell'economia che da buon socialista sta adottando un programma di politica economica socialista che prevede aumento delle tasse e mantenimento della spesa pubblica, roba vecchia di 25 anni
    un disatro assoluto e non se ne vede la fine
    un paese in cui il denaro per 10 anni è stato canalizzato nelle istituzioni pubbliche e veicolato dai politicanti che hanno ampliato i loro budget per riempire le proprie segreterie di giovani della generazione 1000 euro, consiglieri comunali che dispongono di segreterie di 5 o 6 persone che 15 anni fa non si potevano permettere neanche i ministri
    masse di impiegati pubblici inutili che hanno moltiplicato le burocrazie, per pura invenzione dettata dalla necessità di darsi un ruolo evitando di far emergere il fatto che il loro numero è assolutamente ridondante
    per 10 anni il sistema si è auto protetto fino ad arrivare al creare regole e procedure con l'unica motivazione di porteggere se stesso e autoriprodursi, apparati sovietici che al contrario di quelli originali si sono creati con modalità bottom up e non top down
    una civiltà paralizzata dalle proprie birocrazie consuma le energie creando applicazioni che servono a far trascorrere il tempo ai propri cittadini e consumare le energie in modalità non pratiche e non utili
    un cancro che fagocita la parte sana del corpo del paese
    ma quanto è lontana la definitiva morte del paese?

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